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Federico272.
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Dialogo tra un filosofo e il suo allievo.
S: La ragione è fortuna e croce dell'uomo: lo spinge al progresso, ma lo condanna all'infelicità.
P: Spiegati, maestro. Essa non è un dono degli Dei?
S: È dono ma anche condanna. Non credi anche tu che Argo sia la creatura più felice del mondo dopo aver ricevuto carezze e cibo? A noi ciò non basta! Per noi nulla è mai abbastanza. Non ci soffermiamo sulla gioia di una scoperta, abbiamo subito bisogno di farne di nuove.
419 caratteri
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Angy C..
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SOLO ( 418 caratteri spazi e titolo inclusi)
Ero solo. Non avevo amici. Non potevo uscire.
Non sapevo cosa fosse l’amore.
Ero solo e prigioniero del mio aguzzino da non so quanto tempo.
Quello che so per certo è che non avevo la libertà di scegliere cosa fare della mia vita.
Una sera li vidi. Altri prigionieri come me. Ci ribellammo scappando insieme nella notte.
All’alba, i nostri carnefici, sarebbero rimasti soli come eravamo stati noi: le loro ombre.. -
Arya Sophia.
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L'eterno silenzio (420 caratteri escluso titolo)
Correvo, volevo fuggire da me stessa. Un nuovo taglio, un piccolo mutamento che non mi permise di riconoscere il mio riflesso allo specchio. Le lacrime iniziarono a rigare il viso. Volevo cambiare, essere più vera e liberarmi di tutte le aspettative che gli altri avevano riposto su di me. Per un attimo pensai a quanto sarebbe bello volare, porre fine all’eterno silenzio che regnava nella mia anima priva di emozioni.. -
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Lost in translation (404 caratteri)
La casa è sommersa dalle voci. Un bambino saltella, si guarda attorno e sorride. I giocattoli sono sparpagliati per terra. Moby, il cane di famiglia, continua a seguirlo abbaiando allegro. Tutto sembra uguale alla sua partenza un mese prima, eppure sua nonna sembra strana. Le chiede una cosa e gli porta, confusa, un’altra. Non ho capito, dice sconsolata e allarga le braccia. Che guaio essere bilingue!. -
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Titolo: Il motivatore
Scritto il racconto?
Quale?
Andiamo bene! Il primo delle OL.
-.-
Non posso crederci, sono mesi che ne parlo e tu cadi dalle nuvole?
Tema?
Nessuno.
Oddio, mi confondo di più così.
Lo dici tutti gli anni.
Quanti caratteri?
420
O-o
Uff! Muoviti che già sei partita male.
Che ho fatto?
Non hai proposto un nome per me.
3D, scusa, io… Pierre! Ti piace? Come De Coubertin .
Mi pare azzeccato
Ma adesso SCRIVI!
Grazie, se non ci fossi tu <3. -
Demetra Efthymiou Raposa - Autho.
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AL PAESINO DI INFANZIA (416 CARATTERI )< RAPOSA>
Al paesino d’infanzia la vecchietta mi aspettava ogni giorno.
La mattina correvo a scuola come matta sulla discesa.
Poi tornando mi fermavo da lei e passavo il filo nel ago.
Sorrideva felice mi benediva e mi dava un dolce cipriota.
Poi tornava felice a cucire.Io tornavo a casa e avevo solo cinque anni.
Avevo capito che la vecchietta amava la vita.
E felice la volevo aiutare, perche' mi sentivo amare la vita anch’io!. -
*SHORY*.
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"Dammi la tua mano, baby." (420 caratteri)
Lei, impietosa:
- Non ti voglio più perché sei solo un ragioniere sfigato.
Io, umile e col respiro corto:
- Non lasciarmi, desidero così tanto la tua mano.
Adesso è qui sul comodino, con l'anello di fidanzamento ancora infilato. La mano, dico.
Quando ho deciso di fare a pezzi la mia sposa mancata, tutto quello spargimento di sangue l'avevo messo in conto: lei non l'ha mai apprezzato ma sono davvero un bravo ragioniere.. -
dalcapa.
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Titolo: Il nero non mi dona!
Parliamone!
Io la morte lo tristo figuro lo spettro da spectrum da spicere e trum
Spettro
come quello dei sette colori
che dal rosso al viola uno ne chiedo che io mi accontento uno mi basta non dico il giallo o il verde chessò ma il rosso del sangue che pure s’intona o il viola del lutto per stare nel tema
ma niente
e per sottrazione se togli i colori è il nero che resta
è il nero che vedi con gli occhi tuoi chiusi
Sei morto
420 caratteri senza titolo. -
liliana tuozzo.
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Sms (409 escluso titolo- più tre emoticon, così ho contato)
Ricreazione. I ragazzi chattano con i cellulari.
Niki scrive a Giulia: -Ciao splendida:.gif)
ci vediamo nel pomeriggio al parco?
Giulia risponde:Ok!
Ma il suo messaggio arriva a Ric che le fa un sorriso scemo.
“E quello che vuole?” Giulia si accorge dell’errore e cerca di rimediare.
-Dimenticavo, non posso
Digita al volo. L’sms arriva a Niki.
Suona la campana. I tre rientrano in classe lanciandosi sguardi feroci.. -
Arianna 2016.
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Un attimo
420 secondi, 7 minuti e finirà il dolore. Piedi sull’orlo della pensilina. Confusione intorno, ma non tocca dentro. Occhi sull’orologio: 3 minuti. Sollievo: la sofferenza ha un confine. Vedo il treno, lo sento arrivare. Trenta secondi? Venti? Dieci. Pronto ad abbandonarmi alla vertigine.
Un tocco sul braccio: ‒ Ehilà, da quanto tempo! Ti va un caffè?
Mi volto, vedo il sorriso. Un attimo, e il treno è passato.
‒ Sì.
Zero.
(420 caratteri). -
Mari.q.
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Papà su whatsApp (418 caratteri)
- Yo, bella zio, come ti butta?
- Ma come parli, papà?
- LOL! È slang io sono swag! Quando torni? Qui non è un B&B!
- Se non la pianti ti blocco. Dormo da Gigi
- Cool!
- Ma che ti sei fumato?
- Le siga che tieni nello zaino
- O.O aspe 3 min e sn a casa
- Ahahah non sono fatto, bimbominkia.
- Che scherzi del caxxo, pa’
- Mai stato così serio! Hai due minuti per arrivare a casa. Saluta Gigi passerà un po’ prima che tu esca!. -
Janna Carru.
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#entry427341607
La libreria.
Jo, un vecchio, di cento o di dieci anni.
Una sera d’inverno, da una libreria diroccata, udì chiamare il suo nome.
Il naso sul vetro, sbirciò fra pile di libri come antiche torri.
Nessuno.
Scaldò il naso gelato e riprese il cammino.
Ancora... Jo!
Entrò.
Di notte, a volte li vedi, in circolo.
Occhi sgranati, attenti ai racconti di un’essere, con buffi occhiali.
Nessun bimbo volle mai più uscire da quella libreria magica.. -
patti@.
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Questione di tempi. (420 caratteri)
Una sera d’estate. John e Lara in macchina. Dai finestrini entra il profumo dell’amarillo.
È John a parlare, le mani sul volante.
Meglio finirla. Non mi fido più.
È difficile quando si è sospettosi.
Prima non lo ero.
Certe cose si dicono per rassicurare.
Anche cose non vere?
Mi piace inventare storie.
Mi piaceva ascoltarti.
E i ricordi?
Puoi cancellarli.
Posso scriverne altri.
John la guarda e dice
Magari un’altra volta.. -
Antonio Borghesi.
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La vera libertà (Titolo + 420 chs)
Una terribile scossa aveva aperto una enorme breccia nel muro indicandogli la libertà. La sua cella era in macerie ma lui che dormiva nella branda inferiore si era salvato. Il silenzio era irreale. La polvere ancora impregnava l’aria. Mentre stava per uscire all'aperto udì un flebile lamento. Veniva dal corridoio. Era Gino, la guardia. Lui doveva andarsene. Mohamed si girò e andò verso di lui. Otto anni per una vita.. -
Angela Aniello.
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L'ARROGANZA PUZZA (420 caratteri)
Appena lo vide, gli si avvicinò mentre era intento a leggere su una delle panchine del parco.
Sembrava lontano, come se le parole per lui fossero pianeti da esplorare.
Giacomo di sguincio lo notò.
"L'arroganza puzza sin dal primo sguardo!" pensò.
D'un tratto un pugno violento sul naso fece volare per aria la montatura dorata. Un fiotto di sangue e nebbia.
Tutto si rovesciò. Anche il piacere di un libro..
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