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MyaMcKenzie.
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Io sono una voce fuori dal coro.
Non ho capito nulla, nemmeno dopo la terza rilettura.
Trovo la narrazione confusa e senza filo logico.
Scusatemi.
Parto con ordine, così poi se vorrai, Triss, potrai spiegarmi meglio.
"Mentre lascio andare la mano sulla spalliera alla ricerca della cinghia, lei ha già afferrato la sua di borsa e salutandoli aggiunge che un impegno improrogabile ci porta a finire la serata altrove."
1) spalliera? Siamo in palestra?
2) la cinghia? Che cinghia? Dove siamo? Di che parliamo? Non capisco...
3) "lei ha già afferrato". Ma chi? Di chi stiamo parlando... aiuto! (forse alla seconda rilettura si capisce che è l'amica, però non ci siamo proprio se per capire devo rileggere tutto dall'inizio, non trovi?)
“Hai visto che facce hanno fatto? Però ci hanno assecondato subito. Avranno pensato che siamo tutte matte.”
1) Assecondate in cosa? Che è successo, che hanno fatto?
"So che non dovrei ma la seguo. Guardo Cloe che mi sta avanti di qualche metro. I tacchi affondano nella sabbia e faccio ancora più fatica a camminare. Un pugno in pieno viso mi fa perdere i sensi."
Altro cambio repentino di scena.
Prima in un pub/ristorante/locale
Poi in macchina (senza spiegazione del come ci sono arrivate)
Poi in un secondo locale
Ora in spiaggia (anche qui senza spiegazione, che però trovo più grave del precedente perché là si poteva intuire qualcosa, qui no)
E il finale?
Che cosa sarebbe successo? Omicidio? Per quale motivo l'altra rotola nell'acqua?
Anche per me è fuori tema, non vedo connessioni con la naviagazione.
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triss.
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Uao. Non ho contato i caratteri ma il commento è forse più lungo del mio racconto.
Va bene Mya, seguendo il tuo ordine:
Spalliera è solo un modo diverso di dire schienale, la lingua italiana spesso ci permette di scegliere. Un vocabolario o dizionario te lo confermerà.
La cinghia è quella della borsa, ma non volevo evidenziare la borsa ma solo il gesto di afferrare la cinghia, gesto che non è sfuggito all'amica che, intuitivamente, l'ha inteso come bisogno della protagonista di lasciare la compagnia.
Le hanno assecondate nel senso che non hanno chiesto spiegazioni per l'improvvisa decisione presa dalle ragazze di andare via.
In macchina ci sono arrivate direzionandosi all'uscita del locale, la cosa è sottolineata dall'incontro con il cameriere che procede in senso contrario.
Giuro non ho usato teletrasporto per metterle a sedere in macchina, ci sono arrivate appena uscite dal locale.
Il secondo locale è annunciato mentre ancora sono in macchina, lo scelgono a causa di quel giro gratis di alcolici offerto per l'inaugurazione del locale.
La protagonista segue l'amica ubriaca e lo fa a piedi, tanto è vero che, a un certo punto, i tacchi affondano nella sabbia e rendono precario il suo equilibrio già minato da quanto aveva bevuto nel locale.
La scena del crimine è accennata per quello che basta, non è un giallo e non mi interessava il movente e il colpevole, solo la consapevolezza della protagonista di essere nient'altro che merce in questa società. La sua uscita di scena, il suo suicidio sottolinea l'incapacità di cambiare regole impostate.
Forse l'unica cosa dove ci hai preso è il nesso mancante con la navigazione. Credevo si dovesse parlare del mare ma chi mi conosce sa che zompetto sui regolamenti.
Grazie per averlo letto Mya.. -
MyaMcKenzie.
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Ti ringrazio per le spiegazioni, Triss, alla fine c'ero arrivata, eh, volevo soltanto farti notare le mie perplessità.
Perché, ad esempio, non usare termini più appropriati, come schienale e tracolla? Non c'era pericoli di ripetizioni, per cui... volevi metterci in difficoltà, dai, di' la verità
Il fatto di usare "lei" anziché "l'amica" lascia perplessi, visto che di questo personaggio prima non c'è traccia.
Anche qui, assecondare: perché questo termine? Preso dalla treccani il verbo indica agevolare, facilitare, favorire, appagare, compiacere, soddisfare... boh, per me non rende l'idea.
Cmq, fin qui, scelte personali dell'autore su cui poi non entro in merito. Se ti piace così, va benissimo, non è scorretto.
Però sulla parte finale ancora non capisco.
Tu dici che volevi mostrarci "la consapevolezza della protagonista di essere nient'altro che merce in questa società".
Da dove avremmo dovuto capire questa cosa? Quando, nel racconto, lei ha avuto sentore di essere merce?
E perché inserire la parte dell'appuntamento al buio? Come si collega con il resto?
L'uomo che ha ucciso la tipa è lo stesso mollato al pub?
Sorry, forse sono testona
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triss.
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Ahahah Mya abbiamo solo due teste diverse, meravigliose teste.
Ecco più o meno la mia è così.. -
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Mi piace molto la tua scrittura che scorre fluida anche nella lettura.
L'unico neo è che non l'ho capito molto il tuo racconto, a parte Cloe non ho capito molto i protagonisti.
Sarà una pecca mia... -
triss.
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Grazie M@ddy, credo che nella scrittura, come nella pittura e nella musica l'essenza è il piacere. . -
MyaMcKenzie.
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Ahahah Mya abbiamo solo due teste diverse, meravigliose teste.
Ecco più o meno la mia è così.
Ah, ecco, vedi...
Io invece sono così:
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Paartecipi ai tropi? Chissà se ci mettessero insieme cosa verrebe fuori!
Potrebbe essere un capolavoro
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triss.
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Una storia illustrata che mi sa manca come gara in queste Olimpiadi.
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Achillu.
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Una storia illustrata che mi sa manca come gara in queste Olimpiadi.
C'è c'è. Controlla bene
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*SHORY*.
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A me è piaciuto molto il finale: omicidio (parecchio brutale) seguito da suicidio. I gusti son gusti.
In effetti il "navigare" c'entra poco tranne si voglia intendere come conseguenza dell'amore delle due amiche (amiche-amanti?) per l'alcool, nel qual caso si tratterebbe di navigare tra i "fumi" di cui è causa.. -
triss.
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Trovata. 
Grazie Shory. Per quanto mi è possibile preferisco lasciare confini labili, facilmente interpretabili nel modo che piace al lettore.. -
Angy C..
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Giusto che ognuno di noi abbia una testa diversa dall'altra e di conseguenza vengano formulati ed espressi pensieri e teorie che sono agli opposti. Si potrebbe dire anche: che navighino agli opposti, per rimanere in tema. Tema che, sinceramente, non trovo sviluppato in questo racconto. Apprezzo lo stile e lo sforzo ma credo che con più caratteri sarebbe stato tutto più fluido e comprensibile. Comunque brava
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Antonio Borghesi.
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Avevo pensato a un racconto ironico e già avevo pronta una domanda sul perchè gli antiquari poi hai fatto una curva bestiale e mi son scontrato con un muro insanguinato. Non mi è dispiaciuto anzi un bel thrillerino. . -
dalcapa.
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Bello. Il finale potente. Stile leggero, per pugnalare in modo ancora più efficace alla fine. . -
caipiroska.
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Mmm...
In realtà questo racconto mi lascia un po' perplessa...
Alla prima lettura ho capito che le due erano molto amiche.
Alla seconda ho capito un po' più della storia, che però non mi convince.
Troppe poche battute per un mini dove hai condensato molte situazioni diverse.
Il messaggio che vuoi dare ha bisogno di spiegazioni per essere ben inteso, altrimenti sfuma.
Lo stile però è sempre quello: diretto, onirico e affascinante!.
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