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Secondo me il gioco va benissimo così. È divertente e, se proprio c'è da togliere qualcosa, si può togliere l'obbligo dell'umorismo; però va assolutamente sostituito con qualcos'altro, un "leitmotiv", un "fil rouge" (o come cavolo si dice in italiano) ci vuole, che accomuni tutti i racconti in gara.

Se si potesse, aggiungerei più generi, possibilimente femminili visto che quasi tutti i generi proposti quest'anno erano per lo più maschili (horror-black comedy - satira - thriller- giallo... )
Mi sarebbe piaciuto vedere i maschietti in un chick-lit, uno romance storico, un dark romance... insomma, ci vorrebbe un po' più equilibrio di generi, a mio modesto parere.

Ho votato: eliminare la componente umoristica. Sinceramente penso che per alcuni generi ci sia predisposizione allo humor, mentre per altri si parta con uno svantaggio. Non l'ho trovato molto equo per la sfida. E siccome i generi sono tutti diversi penso si dovrebbe partire tutti dallo stesso grado di difficoltà magari aggiungendo una componente che ben si sposi a tutti quanti
Insomma, come dice Achillu, non toglierei la componente comune a tutti i generi, ma cambierei quella che c'è adesso.

Posso dire, visto che le OL le avevo ideato io, che in tutti i giochi proposti volevo ci fosse una componente "culo" e e che, in certi contesti, potesse anche risultare decisiva.

Oltre una componente di bravura e un'altra di strategia (tipo quella che sta attuando Shory, dove l'unico modo per contrastarlo davvero sarebbe rispondere in modo analogo).

Non solo bravura insomma, perché le Ol erano state pensate "da dilettanti per dilettanti" e anche quelli meno bravi dovevano possedere armi per contrastare i è più bravi.

Come davvero anche nello sport, a cui le OL si ispirano, dove a volte puoi anche mostrarti migliore ma perdere comunque la partita.

Però credo che la linea attuale sia andare verso scelte d'altro tipo e, qualunque cosa ne pensi io, visto che ho lasciato il campo, evito di esprimermi sul sondaggio e lascio fare.

Personalmente potrei pensare solo di aumentare il tempo a disposizione dei concorrenti anche se non sono sicuro che questo porterebbe a particolari giovamenti. Io quest'anno ho iniziato il mio racconto almeno sei volte. La satira a mala pena so cosa sia e far ridere mi riesce quando mi viene spontaneo, se mi impongo di farlo ottengo risultati imbarazzanti. Tuttavia manterrei il vincolo della comicità perché una cosa che ho imparato dalle Maratone è che in ogni gara ci sono difficoltà diverse che vengono vissute in maniera differente dai vari concorrenti. Tutti, prima o poi, trovano il percorso a loro più congeniale ma non è detto che sia tutto in discesa, quindi se prima hanno affrontato sfide più dure saranno comunque più preparati.