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Il mio primo posto è per "La forza della guerra": ben scritto e costruito, incisivo, distopico (ma forse anche troppo realistico, in realtà...); è quello che mi è piaciuto di più in assoluto. A ruota, segue "Epidemia". Anche questo, ben scritto e costruito, bel ritmo, divertente, bella la costruzione sul doppio senso di "tifo". Mi ha colpito da subito. Il terzo posto è stato più difficoltoso. Se la sono giocata "Tempi duri", "Il piccolo principe", "Il pannolino scomparso", "Neve". Alla fine ha vinto "Tempi duri": molto divertente. Alla fine, non so perché, ma vedo che tendo sempre a scegliere i racconti divertenti e/o con ribaltamenti di prospettiva. Bella però anche la fiaba del "Piccolo principe", con un uso davvero simpatico e dolce degli emoticon. "Il pannolino scomparso" è simpaticissimo, anche perché mi immagino perfettamente la protagonista. "Neve" è ben scritto, poetico, malinconico e drammatico. Bello anche questo. Sempre nella mia classifica alta c'erano "Dammi la tua mano, baby" (simpatico noir), "Il nero non mi dona" (sono sempre affascinata dalla scrittura di dalcapa, dalla sua capacità di associazione delle parole e delle idee, ma questa volta la voluta mancanza di punteggiatura l'ha penalizzato)," Papà su WhatsApp" (ben costruito, divertente), "S’i fosse foco" (ben giocato sul metaracconto, ma a mio gusto in modo eccessivo in questo contesto, considerato il limite di lunghezza; l'elemento di maggior pregio è la chiusura finale). Tanti altri erano ben scritti.
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