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Ulisse67.
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Fra poco arriverà il vento, puntuale a quest’ora del giorno, porterà l’odore del mare. L’azzurro no. Non riesco a vederlo la finestra è là, in alto, le sbarre fitte, serrate. Non ho sedia, né scala per affacciarmi. Dalla porta giunge, la scodella fetida e lo sguardo truce dei guardiani. Non entrano colori, no. Ma fra poco, arriverà il vento, ad occhi chiusi respirerò l’odore del mare e l’azzurro. Uno, due . . . eccolo. Sono libero.
-Nicola sei sveglio? -
“Sì, manca poco, non mi sembra il caso di dormire. Mi arriva sul muro il bagliore della luna strano . . . proprio questa ultima notte, deve essere luna piena là fuori. (16b) Sai Bartolomeo, me la immagino grande come quando sorge a Torremaggiore e sopra la luna vedo una barca con una bambina, mi piace pensare che Dante avrà una bambina quando sarà arrivato il momento per lui di diventare padre, una bella bambina dai capelli neri lunghi, con gli occhi grandi e intelligenti. Mi piace pensare che a volte immaginerà quell’orso di suo nonno e mi sentirà vicino. Mah . . . strane divagazioni di un condannato a morte, però . . . Mi dispiace essere così chiuso, taciturno è un aspetto del mio carattere che neanche l’idea è riuscita a cambiare. Invece tu Bartolomeo, Oh come li hai stupiti in quell’aula, alla fine della farsa, di questo finto lungo processo hai parlato a lungo e bene: “Ho già detto che non soltanto non sono colpevole di questi due delitti, ma non ho mai commesso un delitto in vita mia, mai rubato, mai ucciso, mai versato una sola goccia di sangue. Ho lottato contro il delitto, sacrificando anche me stresso per eliminare i delitti che la legge e la chiesa ammettono e santificano. Questo volevo dire, non augurerei nemmeno a un cane, a un serpente o alla più miserevole e sfortunata creatura della terra quello che ho dovuto soffrire per colpe che non ho commesso.
Ma la mia convinzione è un’altra, che ho sofferto per colpe che ho commesso. Io sto soffrendo perché anarchico e in effetti io sono anarchico; sto soffrendo perché italiano e in effetti io sono italiano! Ho sofferto più per la famiglia, i miei cari che per me stesso . . . Ma sono tanto convinto di essere nel giusto, che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e per due volte io potessi rinascere, vivrei di nuovo per fare esattamente ciò che ho fatto finora. Ho finito. Grazie.” Io le ho pensate le tue parole, tanto che posso dire sono anche le mie. Anche se quando è toccato a me rispondere, sono solo riuscito a dire No, come se non avessi avuto davvero niente da dire mentre dentro urlavo. Ma tu Bartolomeo a cosa pensi?”
-Penso Nicola, che se sono riuscito a parlare è grazie a te, al tuo esempio alla tua onestà alla tua presenza al mio fianco in questa sofferenza. Penso che anche se ci hanno condannato ingiustamente, questo verdetto si trasformerà domani nella loro condanna eterna. (16a) Anche se fossimo realmente incatenati a vita su un letto, con grosse catene ai piedi, e non fossimo capaci di camminare, di fare i nostri bisogni o di uscire fuori alla luce, saremmo comunque liberi. Tutta la loro cattiveria, l’odio, l’ingiustizia e la violenza che ci hanno vomitano addosso per sette lunghissimi anni, non hanno ottenuto lo scopo. Noi siamo veramente liberi Nicola, integri e puliti come e più di prima, non abbiamo condiviso nulla con loro, neanche l’aria, neanche l’ora di libertà. Siamo fuori da questo sistema corrotto e bugiardo. Volevo ringraziarti per questo, per non avermi lasciato da solo. Fra poco fratello mio, anche i nostri corpi saranno liberi. Hai paura? –
“No, non ho paura, mi dispiace solo non poter conoscere la bambina della luna”
-Sì . . . però non preoccuparti amico mio, perché lei conoscerà te-
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luis22.
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Bello, toccante ed emozionante. Ho riconosciuto quasi subito le tracce riferite a "Sacco e Vanzetti". Film che mi è rimasto impresso proprio a causa del coinvolgimento e dell'ingiustizia.
Sbaglio, o mancano le immagini? Complimenti comunque.
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Ulisse67.
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Ti ringrazio Luis22, avevo in mente altre foto e un'altra storia prima, ma poi ho ascoltato De Andrè e l'idea ha preso forma. Le foto ci sono, citate con lettere e numeri fra parentesi, (se non è la forma corretta, prego lo staff di avvisarmi) prima della loro descrizione nel testo.
Sono felice che tu abbia riconosciuto i due protagonisti, sui quali è stato scritto e si scrive ancora molto. Ho provato a immaginare parte della loro ultima notte, condannati ma non sconfitti. Ciao Ulisse. -
luis22.
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Sono notoriamente sbadata, inoltre non ho ancora preso confidenza con queste pagine. Mi sono sfuggiti i riferimenti in alto a destra. Grazie a te ho imparato qualcosa in più. Grazie e buona serata. 
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Ulisse67.
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Sbadata? 😁 allora siamo in due! Buona serata a te . -
luis22.
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Antonio Borghesi.
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Bellissima ricostruzione di un'ingiustizia clamorosa prodotta da una giustizia ottenebrata da falsità eclatanti. Brava Ulisse. . -
Ulisse67.
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A volte il velo che separa la giustizia dal crimine efferato è davvero impalpabile o addirittura inesistente! Grazie mille Antonio . . . . -
Eudes.
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Penso che la citazione si prenda troppo spazio per un racconto che resta breve (ed è qualcosa di noto, dopotutto. Secondo me sarebbe stata meglio condensata nei passaggi più significativi o spezzettarla, aprendo magari un dialogo tra i due più riguardo i temi più importanti che essa offre.
Comunque, non male.. -
Ulisse67.
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Grazie Eudes, la tua osservazione è condivisibile, ci ho pensato molto riguardo alla citazione che poi è un piccolissimo estratto del lungo discorso di Bartolomeo. Avrei voluto ridurla ancora ma non ho potuto, volevo lasciare intatto questo messaggio. Riguardo alla lunghezza del racconto sì è vero, risulta breve, io non amo particolarmente i racconti molto lunghi e non volevo diluire troppo le immagini di riferimento nel resto della storia. Comunque farò tesoro dei tuoi consigli, che rispecchiano i miei dubbi iniziali, per le prossime occasioni 
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A (Ulisse67)L'ultima notteFoto 16 a 16 b |
