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Olimpiadi Letterarie.
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La nostra intraprendente donna immagine e musa olimpica ha deciso di cimentarsi nelle interviste e quindi ha fatto qualche domanda ai quattro giudici del decathlon.
Ci sembra un modo carino di farveli conoscere attraverso queste miniinterviste.
Il lavoro dei nostri giudici è cruciale per la riuscita di questo complicato e lungo gioco, le tracce che inventeranno accenderanno la vostra fantasia e le loro decisioni determineranno quali saranno i vincitori della gara.
Le domande sono le stesse per tutti loro:
-Gigiskan
-Sara Bondi
-Sissi
-Vainos44
(Flora è una bambola OOAK realizzata e fotografata da Patrizia Miele)
Edited by violaliena - 15/9/2017, 18:55
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sissi64.
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Raccontaci qualcosa di te in poche righe:
Mi chiamo Ida Grassi. Amo leggere, scrivere, la vita in montagna, i boschi e gli animali senza esclusione alcuna. Mi piace fare escursioni in montagna in solitaria e sperimentare nuovi percorsi.
Se scrivi qual è l’impresa scrittevole che ti ha dato più soddisfazioni?
L’aver scritto e pubblicato i miei due libri.
Che tipo di lettore sei? Che libro c’è sul tuo comodino adesso?
Leggo di tutto. Preferisco il genere giallo e il thriller. Ora sto leggendo Il ragazzo selvatico di Paolo Cognetti.
Cosa pensi del racconto come forma letteraria?
Lo leggo volentieri ma preferisco i romanzi corposi.
Hai mai partecipato a una gara? Come è andata?
Le uniche gare cui ho partecipato riguardano il Mezzogiorno d’Inchiostro. Mi sono divertita e ho avuto le mie piccole soddisfazioni.
Cosa vorresti augurare ai concorrenti del Decathlon?
Di non perdere mai il piacere e la volontà di scrivere e di saper accettare le critiche come uno strumento valido per migliorarsi.
Edited by Olimpiadi Letterarie - 15/9/2017, 19:25. -
Gigiskan.
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Raccontaci qualcosa di te in poche righe.
Mi chiamo Gianluigi. Passo la vita a studiare, leggere, guardare serie tv. Sono lento, insicuro ed eternamente indeciso. Ogni tanto so essere anche una persona simpatica!
Se scrivi, qual è l’impresa scrittevole che ti ha dato più soddisfazioni?
Ho smesso di scrivere racconti da un po’ di tempo, ma ho iniziato a tenere una specie di diario in cui racconto le avventure del personaggio che conosco meglio di tutti: me stesso. Trasformare emozioni e pensieri in parole non è affatto semplice, quando ci riesco sono felice, però.
Che tipo di lettore sei? Che libro c’è sul tuo comodino adesso?
So che non significa nulla, ma leggo un po’ di tutto. Adoro Harry Potter, Oscar Wilde, Elizabeth Strout, Roald Dahl, Neil Gaiman, Carofiglio, Tondelli, Camus, Oliver Sacks, Zerocalcare, Saramago. Ogni tanto leggo anche poesie. Tutto sempre senza avere la pretesa di capire.
Non ho un comodino, ma una mensola. Sulla mensola adesso c’è “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” di Carver.
Cosa pensi del racconto come forma letteraria?
Mi sono sempre piaciuti i racconti. Spesso riescono a trasportarmi in mondi inimmaginabili, da cui mi sembra di non uscire mai, soprattutto quando posso leggerli tutti d’un fiato. È come se potessi portarli sempre con me.
Hai mai partecipato a una gara? Com’è andata?
Ho partecipato a un paio di gare delle Olimpiadi l’anno scorso e mi sono divertito tantissimo. Mi sarebbe piaciuto partecipare anche ad altre, ma non ho ancora trovato il modo per avere giornate da 48 ore.
Cosa vorresti augurare ai concorrenti del Decathlon?
Felcii Olimpiadi Letterarie e possa la fortuna sempre essere dalla vostra parte! (semicit.)
Edited by violaliena - 17/9/2017, 23:17. -
Songbird.
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Chiedo scusa per il ritardo, ecco le mie risposte!
Raccontaci di te in poche righe
Amo il cinema, la poesia, la fantascienza e il fantasy in tutte le sue sfumature, fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura con il mio cane, cucinare dolci e ricamare.
Se scrivi, qual è l'impresa scrittevole che ti ha dato più soddisfazione?
Una lunga intervista che ho scritto per conoscere meglio il protagonista di un romanzo basato sui tarocchi. Il romanzo non l'ho finito, ma l'intervista l'ho conservata.
Che tipo di lettore sei? Che libro c'è sul tuo comodino adesso?
Sono una lettrice onnivora e voracissima, ma mi piace soprattutto recuperare e leggere classici di high fantasy. Sul mio comodino in questo momento ci sono due libri: un saggio sulla guerra medievale, che mi serve per un racconto che sto scrivendo, e "La sfida dei gemelli" di Margaret Weis e Tracy Hickman.
Cosa pensi del racconto come forma letteraria?
Che è molto stimolante per uno scrittore, perchè ti spinge a cercare l'essenza delle tue storie, e a trasmettere molte informazioni in uno spazio ridotto.
Hai mai partecipato a una gara? Com'è andata?
Ah ah. Tre anni fa ho inviato un racconto al RILL ("Riflessi di luce lunare"), un concorso per racconti fantastici: quella fu l'edizione del boom, gli organizzatori dissero che non avevano mai ricevuto tanto materiale. Del mio racconto non ho saputo più niente, ma non mi meraviglia, considerando che era la prima volta che mi cimentavo con questo genere.
Cosa vorresti augurare ai concorrenti del Decathlon?
Vi auguro di imbattervi in una prova impossibile, e di superarla alla grande!
Edited by violaliena - 17/9/2017, 23:19. -
Vainos44.
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Raccontaci qualcosa di te in poche righe:
Le interviste mi mettono a disagio, fisso il foglio e penso sia meglio lasciarlo bianco.
Se scrivi qual è l’impresa scrittevole che ti ha dato più soddisfazioni?
Non scrivo, sono ancora troppo impegnato con gli studi. Mi piace immaginare storie, forse un giorno…
Che tipo di lettore sei? Che libro c’è sul tuo comodino adesso?
Non ho preferenze di generi letterari, quello che mi colpisce merita di essere letto. Ora sul comodino c’è Le fatiche di Hercule di Agatha Christie.
Cosa pensi del racconto come forma letteraria?
Un racconto bello è brillante, un romanzo bello è un compagno di vita, ma una lunga raccolta di bei racconti è l’ideale.
Hai mai partecipato a una gara? Come è andata?
No mai partecipato sono troppo pigro e… timido.
Cosa vorresti augurare ai concorrenti del Decathlon?
Di dare il meglio che hanno in sé!.
DECATHLON: I QUATTRO GIUDICI...intervistati da Flora |
