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Gigiskan.
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Il fumo e il fuoco – Punteggio: 1
Più che odio, mi è sembrato di percepire rancore e risentimento da parte del protagonista verso i propri occhi. Rimane un bel racconto, ma viene penalizzato molto da questo aspetto.
Uno (40 e più corsivi) – Punteggio: 2
Capisco il bisogno di rientrare nel vincolo minimo di caratteri, ma mi è sembrato un po' troppo lungo. Avresti potuto preparare meglio la parte finale, forse. E poi ho storto il naso quando all'inizio hai parlato di Uno e hai ribaltato tutti gli attributi neoplatonici: a posteriori so che non stavi parlando di Dio, ma lì per lì mi hai confuso.
Non avrai il mio perdono – Punteggio: 3
Non mi è piaciuta molto l'idea degli inserti narrativi all'interno del monologo. Per il resto, il racconto mi è piaciuto, se non ci fossero stati ti avrei dato il quarto punto, probabilmente.
'RcoGiu - Punteggio: 4
Molto originale e ben pensato. Sei riuscito a raccontare il vero odio, centrando in pieno la traccia. Mi piace tantissimo anche l'idea di piegare la formattazione ai fini del racconto.
Edited by Flora* - 13/11/2017, 20:07
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Joyopi.
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Il fumo e il fuoco – Punteggio: 1
Più che odio, mi è sembrato di percepire rancore e risentimento da parte del protagonista verso i propri occhi. Rimane un bel racconto, ma viene penalizzato molto da questo aspetto.
Scusami, Gigis, ma risentimento e odio non sarebbero praticamente sinonimi? Cioè, accetto che né a te né all'altro giudice il mio racconto sia piaciuto, va benissimo, ma entrambi mi avete penalizzato per l'aderenza al tema e non sono affatto d'accordo. Anzi, ho cercato di svilupparlo in maniera originale e poco comune.
Se vi va, a me farebbe piacere capire meglio questo aspetto.. -
Gigiskan.
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Scusami, Gigis, ma risentimento e odio non sarebbero praticamente sinonimi? Cioè, accetto che né a te né all'altro giudice il mio racconto sia piaciuto, va benissimo, ma entrambi mi avete penalizzato per l'aderenza al tema e non sono affatto d'accordo. Anzi, ho cercato di svilupparlo in maniera originale e poco comune.
Se vi va, a me farebbe piacere capire meglio questo aspetto.
Non ho detto che non mi sia piaciuto il tuo racconto, Joyopi. Anzi. Però, mi hanno dato dei criteri con cui giudicare e tra questi c'era l'attinenza alla traccia. Forse dicendo risentimento non ho usato il più chiaro dei termini, ma per sicurezza ora ho controllato la definizione sulla Treccani (link) e non mi sembra del tutto uguale all'odio. Quando nella definizione leggo del comportamento ritenuto ingiusto a me viene subito da pensare al tuo racconto. Il tuo personaggio sta soffrendo perché è vittima di un'ingiustizia. Odia se stesso e odia i propri occhi, ma il suo odio non è quello vero e profondo che richiedeva (almeno da quello che ho capito io) la traccia. Nel tuo odio c'è dentro tanto dolore, e il sentimento diventa quasi di disperazione. L'atto che commette il protagonista non è un atto di odio, ma di disperazione, secondo me. Anche quando qualcuno si toglie la vita, non credo lo faccia mai per odio, ma per disperazione. Se non sono ancora chiaro, dimmelo.
Poi, sono umano e posso sbagliare. Questo è il mio più che modesto parere. Non sono un professionista, non faccio finta di esserlo. Leggo i vostri racconti senza la pretesa di capire davvero o di esprimere giudizi imparziali. Cerco di non offendere nessuno e di rendervi sempre semplice il gioco, senza dimenticare mai che dietro ai vostri racconti ci sono delle persone vere. Se non ho capito qualcosa oppure se ho sbagliato, perdonami (dico a tutti). Davvero. Faccio quello che posso.
Alla fine è sempre e comunque un gioco.. -
Joyopi.
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Non mi sono offeso, tranquillo, anzi. Mi fa piacere che tu abbia avuto l'accortezza di chiarirmi un punto che non riuscivo a capire e tu ringrazio per questo.
Non volevo creare polemica né sindacare il tuo giudizio, è solo che non mi ritrovavo (e continuo a non ritrovarmi
) nella poca aderenza. Ma è solo per capire, davvero, non c'è alcun problema!
Grazie ancora.. -
Gigiskan.
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Non mi sono offeso, tranquillo, anzi. Mi fa piacere che tu abbia avuto l'accortezza di chiarirmi un punto che non riuscivo a capire e tu ringrazio per questo.
Non volevo creare polemica né sindacare il tuo giudizio, è solo che non mi ritrovavo (e continuo a non ritrovarmi ) nella poca aderenza. Ma è solo per capire, davvero, non c'è alcun problema!
Grazie ancora.
Si vede che non vuoi far polemica, ma che sei solo confuso. Non ti preoccupare, è anche normale che tu voglia capire. Ci tengo a ripetere però che, nonostante il punteggio, il racconto a me è piaciuto. Poi ti conosco, so che sei bravo e so che puoi recuperare, quindi non crucciarti troppo
Forse la differenza tra il tuo racconto e quello degli altri qui è il fatto che il protagonista rivolge il proprio odio verso se stesso. Ma l'uomo non può odiarsi, è una legge di autoconservazione. Se si ferisce da sé, il sentimento che prova deve essere un altro. Odiare gli altri è più semplice, quindi forse per questo ho pensato che l'odio nei racconti dei tuoi compagni fosse più "autentico", perché rivolto ad altro.
Per tutti.
Se avete cose da farmi notare, fatelo senza problemi. Non posso cambiare i voti, ma se prendo cantonate posso aggiustare il tiro la prossima volta.
E poi ci facciamo due chiacchiere che fa sempre bene
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