Olimpiadi Letterarie

L'anniversario

10- Caipiroska- Horror/ Simpatia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. caipiroska
     
    .

    User deleted


    Riky parcheggiò la macchina e andò ad aprire la portiera a Mary.
    Voleva che tutto fosse perfetto. Lei uscì con calma e si guardò intorno stupita, mentre lui la prendeva per mano conducendola attraverso la leggera nebbiolina. Una civetta urlò nella notte il suo sgradevole benvenuto.
    La locanda di Jack apparve tra la foschia, dove l’insegna al neon sfrigolava mandando inquietanti bagliori improvvisi. Un sentiero fatto di pozzanghere maleodoranti conduceva gli ospiti verso il porticato, nascosto da una giungla di cespugli e rovi, dove i ratti si rincorrevano tra i cumoli di spazzatura.
    Alle spalle della locanda le ciminiere dell’acciaieria vomitavano nel cielo senza luna rigurgiti di nuvole nere e puzzolenti.
    Mary si voltò verso Riky con gli occhi spalancati e la bocca aperta in una grande O di meraviglia.
    “Non ci credo Riky! Siamo al ristorante di Jack!”
    “Sì, amore mio! Per festeggiare non ho badato a spese!”
    “Oh, come ti amo amore!” e lo abbracciò spinta dall’entusiasmo.
    Davanti all’ingresso si fermarono titubanti non riuscendo a trovare la maniglia, quando all’improvviso dal nulla sbucò un doberman idrofobo che si avventò su Mary, azzannandola alla gamba.
    “Quante feste! Si vede che gli piaci proprio!” sorrise Riky, mentre la belva feroce sbrindellava la povera gamba.
    “Sì… però…” sussurrò Mary impegnata a liberarsi dal morso della furia. In quel momento la porta si aprì e una figura indistinta apparve sull’uscio.
    “Giù, giù! Stai buono Belsatan!” e poi rivolgendosi ai ragazzi “Entrate prego!”
    “Sì, però la mia gamba…”
    “Sii gentile, Mary “sussurrò Riky “Lasciala a questo bel cagnone, la riprenderai all’uscita, no?”
    “Ok, però…” ma non continuò la frase perché Riky la spinse dentro con dolcezza, lasciando l’intera gamba tra le fauci di Belsatan che se ne andò soddisfatto. Mary sospirò e saltellando seguì il suo Riky all’interno del locale.
    Il ristorante di Jack era quanto di più assurdo si potesse immaginare: le persone erano sedute a tavoli traballanti, mentre le sedie animate di vita propria, continuavano a scrollarsi gli avventori di dosso. Dal soffitto pendeva una folta varietà di teste mozzate mentre dalle pareti trasudava uno strano liquido rossastro dall’odore intenso e pungente. Jack li guidò verso un tavolo appartato, cercando di ammansire una sedia che proprio non ne voleva sapere di essere cavalcata da Riky, convincendola alla fine con paio di calci ben assestati.
    “Prego” disse poi rivolto ai due giovani.
    “Ma siamo sicuri che… ecco, insomma…” iniziò Riky, ma Jack con un sorriso da orecchio a orecchio prese il giovane per una spalla e lo fece accomodare sulla sedia con uno spintone.
    “Certo che sono sicuro, ragazzi!”
    Riky sentì sotto il culo l’inquietante ringhio della sedia.
    “Dev’essere un’usanza del locale!” sussurrò Mary al suo orecchio.
    Jack fece finta di non sentire e chiese avvicinandosi torvo “Cosa vi porto orrrrribili mostriciattoli?”
    Dalla sua bocca nera un olezzo promettente di alito imputridito veleggiò fino a solleticare le loro narici.
    I due fidanzati si scambiarono uno sguardo d’intesa, rispondendo quasi in coro.
    “Tutto!”
    “Tutto, tutto?” e i due annuirono.
    “Bene, allora come entrata…” e qui il vecchio Jack iniziò a fare strani movimenti con la bocca, dalla quale proveniva uno strano risucchio. Quando fu pronto fece un gesto a Riky che aprì la sua: un fiotto preciso e corposo di catarro filante partì dalla bocca del vecchio per sparire in quella del ragazzo. Riky spalmò sulla lingua la golosa specialità appena sfornata, apprezzando la viscosa consistenza, il retrogusto salato, la cremosità che…
    “Smettila Riky!” sibilò Mary “Mi stai facendo sciogliere l’acquolina in bocca!” e lui mandò tutto giù ingollando il succulento boccone.
    Intorno a loro i numerosi clienti gozzovigliavano con ferocia di fronte alle loro portate: per un alterco al tavolo a fianco una signora squarciò la gola del marito con i suoi artigli affilati, ma i camerieri furono così veloci a sbranare il cadavere ancora caldo che alla fine nessuno si accorse di nulla.
    In tutto quel trambusto delle urla disperate irruppero nella sala e i giovani amanti si voltarono elettrizzati dagli strilli angoscianti. Ed ecco arrivare un carrello spinto da un cameriere deforme con sopra un bambino urlante. Il cameriere impassibile, prese il piccolo bambino cicciottello che scalciava disperato e, senza curarsi delle sue grida, lo ricoprì di una salsa rossastra e gli dette fuoco. Il piccolo si contorse in maniera violenta iniziando a dimenarsi nello spasimo dell’immenso dolore, mentre le grida s’intensificarono fino a fargli vomitare qualcosa.
    La coppia guardò la scena con un filino di bava che colava dalle bocche.
    “Baby flambé” annunciò il cameriere “Vi consiglio di mangiarlo adesso che è ancora un po' vivo. Chissà, magari urla ancora…” e detto questo se ne andò. Riky avvicinò svelto il coltello al vassoio tagliandosi un gran pezzo del baby, mentre Mary sorvolò certe finezze avventandosi direttamente sul vassoio e strappando con le mani un tenero cosciotto fumante. Con loro grande delusione il piccolo non urlò più, togliendo gran parte del piacere di quel manicaretto, ma se ne fecero una ragione, e nel giro di un paio di minuti sul vassoio rimase solo qualche ossicino troncato.
    Dopo il bambino paffuto il menù prevedeva:
    Donna nera lasciata insaporire per un anno nelle acque del mediterraneo.
    Uomo con cancro ai polmoni farcito di metastasi.
    Tris di feti abortiti in giornata.
    E per finire…
    Diabetico obeso con glicemia alle stelle.
    Mary e Riky ingurgitarono ogni pietanza con la loro innata voracità, ruttando spassionatamente.
    A fine cena Jack si rifece vivo, arrivando al loro tavolo con il suo tipico grembiule imbrattato di sangue e le mani lerce di chi sa quante nefandezze.
    “Allora piccioncini, com’è andata la cena?”
    “Ottimamente!” rispose Riky.
    “Una vera delizia!” aggiunse Mary.
    Jack si prostrò in un inchino azzardando un baciamano alla ragazza: con delicatezza prese la sua manina e le dette una slinguata su per tutto il braccio arrivando a giocherellare con i peli della sua ascella, che lasciò impregnati di bava.
    “Troppo galante, Jack!” arrossì lei scossa da un brivido.
    “Dovere, ragazzi! E ricordatevi che ovunque andrete il mio sputo arriverà fin là!”
    “Eh, magari Jack! Sarebbe un onore!” e mentre Jack si ritirava nell’antro della sua cucina, la coppia si alzò per uscire. Approfittando di un attimo d’esitazione la sedia fece un guizzo mordendo Riky proprio lì. D’istinto il ragazzo urlò e dette un calcio alla sedia che sghignazzando, andò a schiantarsi in un angolo.
    “Dai Riky, non te la prendere per così poco!” disse Mary.
    “Ma, insomma… Mi ha staccato gli zebedei!”
    “Va bè, dai, tanto…”
    “Tanto che?”
    “Niente amore, niente. Andiamo che si è fatto tardi” e i due uscirono dal locale.
    “Però, che bella serata!” esordì Mary mentre tornavano a casa. “Avevi ragione: Jack è davvero un tipo simpatico!”
    “Già…” sentenziò lui, anche se nella sua mente ricomparve quella lunga slinguata carica di doppi sensi.
    “Oddio! La mia gamba!”
    Già! Si erano dimenticati la gamba di Mary tra le fauci di Belsatan!
    “Tranquilla Mary, abbiamo una scusa per tornare, no?”
    “Sì, ma cosa racconto ai miei?”
    “Tranquilla, secondo me non se ne accorgono nemmeno…”

    Edited by violaliena - 29/9/2017, 23:52
    File Allegato
    L_anniversario.docx
    (Number of downloads: 12)

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    complicatrice

    Group
    Administrator
    Posts
    3,476
    Location
    aliena decisamente

    Status
    Anonymous
    Ho ricopiato per comodità dei lettori
     
    Top
    .
  3. caipiroska
     
    .

    User deleted


    Grazie Viola!
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    complicatrice

    Group
    Administrator
    Posts
    3,476
    Location
    aliena decisamente

    Status
    Anonymous
    :elton:
     
    Top
    .
  5. Iena Plinsken
     
    .

    User deleted


    Complimenti allo chef. Un racconto davvero succulento, da leccarsi i baffi.
    Molto brava e coraggiosa. Ho apprezzato le tonalità truci, a partire dall'atmosfera iniziale. Mi hai spiazzato un po' invece con la portata baby, sei stata molto cattiva, ma d'ora in poi invece dell'uomo nero dirò ai marmocchi scassamarroni "Ti faccio venire a prendere dal cuoco Jack".
    Avvertenza: assumere lontano dai pasti.
     
    Top
    .
  6. Achillu
     
    .

    User deleted


    Ciao Caipiroska.

    Lo splatter è proprio nelle tue corde, eh? Quando ho visto l'accoppiamento Caipiroska/horror sapevo a cosa saremmo andati incontro. Non so se mi ha fatto più schifo la scatarrata di Jack come antipasto o i peli sotto le ascelle di Mary. Ho la moglie estetista, capirai anche tu.
     
    Top
    .
  7. Eudes
     
    .

    User deleted


    Per certi versi, mi ha ricordato la famiglia Addams. Il che, per me almeno, è un merito.

    Scritto molto bene, ma quello era il minimo che mi aspettassi.
    Piaciuto.
     
    Top
    .
  8. Joyopi
     
    .

    User deleted


    Brava. Orrido, divertente, a tratti schifoso, scritto davvero benissimo, folle.
    Forse, a trovare un difetto, solo per me il tema tirato un po' per i capelli, ma era un'impresa impossibile unire il tema e il genere.
     
    Top
    .
7 replies since 29/9/2017, 22:49   80 views
  Share  
.