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Songbird.
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Pavida Paura (punteggio 4)
Proprio carino. Sembra quasi di vederla, la povera Paura costretta ad affrontare una situazione assolutamente terrificante (parlare in pubblico, e di se stessi, poi!); il conduttore, che pensa solo al suo programma e all’audience, e le telecamere che ricercano in modo quasi morboso ogni particolare che possa incuriosire il pubblico fanno un bel contrasto con l’emozione protagonista del racconto. Il ritmo è veloce, i dialoghi ben costruiti.
Il Processo (Punteggio 3)
Il finale è bellissimo, e mi piace il modo in cui è stato sfruttato l’espediente dell’intervista, che qui diventa un interrogatorio. L’ansia è espressa in tutte le sue molteplici sfumature, da quella per le piccole cose di ogni giorno a quella esistenziale che non ti fa dormire la notte, ma acquista la sua personalità soprattutto nella seconda parte del racconto; all’inizio c’è un po’ troppa narrazione, che sacrifica l’emozione.
Malestar Impaccio (Punteggio 2)
Il racconto non è male, ma è scritto con un ritmo così veloce che ho fatto fatica a non perdere il filo. Un’altra cosa che aumenta la confusione è il fatto che intervistato e intervistatore si rispecchiano; ci sono punti in cui sembra che l’emozione sia il personaggio che conduce l’intervista, non quello che risponde alle domande..