Olimpiadi Letterarie

La monaca di Sbronza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Aima
     
    .

    User deleted


    Nome: La monaca di Sbronza.
    Razza: Mezzo orco della Brianza e mezzo folletto del Regno dell’Est.
    Provenienza: Sbronza, di provenienza e di fatto.
    Fazione: Monastero di San Bonzo, a Sbronza.
    Specialità: Combattimento a mani nude e con uso di armi bianche, la sua preferita è il bastone lungo.
    Capacità: Uso dell’energia interiore e stile dell’ubriaco.
    Non può impedirsi di: evitare di calpestare i bordi delle grosse lastre di pietra con cui sono rivestite le strade del regno.
    Livello: 50/80.
    Più grosse incapacità: non sa nuotare, per una lieve dislessia non sa dire “li vuoi quei due kiwi” e “riarrotolamelo”.
    Fobie: acqua, animali o insetti che volano in modo non prevedibile.


    Nessuno conosce il vero nome della Monaca di Sbronza. Sicuramente ha i suoi natali nel Regno dell’Est.
    Come noto tale Regno è abitato per la gran parte da folletti; il padre della Monaca è uno di essi. Un’estate si innamora perdutamente di una giovane orca proveniente dalle terre lontane di Brianza. La loro relazione viene ostacolata sia dalle rispettive famiglie che dalla società: è considerata un abominio. Ma i due non si fanno influenzare e dalla loro relazione nasce la piccola mezz’orca, o mezza folletta. Presto però sono costretti a fuggire e a lasciare il frutto del loro amore, ancora in fasce, davanti al portone del monastero Shaolin del Regno dell’Est.
    La bimba viene accudita e cresciuta dai monaci, ma non ha una vita facile tra le mura dell’antica fortezza. È spesso vittima di soprusi causati del suo essere diversa. Della fisicità dei folletti, esili e scattanti, conservava solo la bassa statura, ma le sue membra sono robuste e i suoi fianchi larghi.
    L’infanzia difficile della Monaca ha termine con la prima adolescenza, il momento in cui i giovani della fortezza vengono iniziati alla via del pugno del Drago. Dotata della tipica scaltra intelligenza degli orchi, riesce a sfruttare il suo fisico massiccio in combattimento, sbaragliando ogni avversario. La sua maestria nelle arti marziali le fa guadagnare il rispetto dei compagni e la riverenza dei più piccoli.
    Giunta alla maggiore età si allontana dal tempio dell’Est e si avvia alla ricerca delle proprie origini materne a Sbronza, in Brianza.
    Qui scopre che la sua famiglia è stata massacrata anni prima durante un saccheggio. Nonostante la triste scoperta, dopo essere venuta a conoscenza dell’esistenza dell’acqua nanica e del suo utilizzo nelle arti marziali, decide di rimanere desiderosa di impararla. Tale disciplina può essere appresa soltanto dal maestro Giacomo Chang, del Monastero di San Bonzo, e solo dagli allievi più meritevoli. Una volta riuscita ad aggiudicarsi la sua fiducia, la Monaca impara da Chang lo stile dell’ubriaco e l’uso dell’energia interiore per aumentare forza e concentrazione. L’acqua nanica infatti, se dosata in modo particolare, conferisce scioltezza ai muscoli e i movimenti ondeggianti di chi pratica questo stile confondono l’avversario fino a disorientarlo.
    Mettere alla prova gli insegnamenti di Chang è solo uno dei motivi che portano la Monaca di Sbronza a intraprendere il lungo viaggio verso la contea di OL, dove si terranno i giochi annuali.
    Attached Image
    monk

     
    Top
    .
0 replies since 24/10/2017, 22:13   51 views
  Share  
.