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Befana Profana.
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Nome: Morozia D'Elias
Razza: Uomini selvaggi delle Selve Padane
Provenienza: Regno di Transalpe Meridionale
Fazione: Indipendente
Classe: Cuochi Guaritori
Specialità: Veleno e pozioni
Capacità: Memoria elefantesca; capacità di creare pasti o pozioni magiche con pochi ingredienti trovati in cammino
Non può impedirsi di rispondere alle insolenze
Livello: 67/80
Più grossa incapacità: È totalmente incapace di riconoscere e seguire anche il più semplice ritmo musicale, non chiedetele di ballare.
Fobie: Ha il terrore delle minuscole creature alate, dalle cavallette alle fate
Morozia, figlia di Orozio e di Moria, discende da una delle più antiche famiglie delle Genti Selvagge dei Paduli di Mutina e Parma. Uomini rozzi e poco avvezzi a frequentare altre razze, sono però da esse ricercati in quanto sapienti fabbricanti d'armi e potenti stregoni. Morozia ha appreso dalla madre le basi della buona cucina, tutte le arti magiche d'Occidente e, soprattutto, il segreto della fabbricazione di temibili pozioni con pochi semplici ingredienti.
Di carattere scontroso, preferisce la compagnia dei felini a quella dei suoi simili, è diffidente e poco avvezza alle relazioni sociali. Narrano le leggende di una relazione clandestina tra la sua trisavola e un orco di passaggio, il che spiegherebbe le imponenti dimensioni del bacino di Morozia e la sua totale mancanza di senso del ritmo: avete mai visto un orco ballare?
Fondamentalmente solitaria, è però amica fidata e preziosa per quei pochi che riescono a ottenere la sua fiducia.
Alla maggiore età, 35 anni per quelli della sua specie, Morozia decide di lasciare i Paduli natali per climi più favorevoli, spinta dall'amore per il mare e dai dolori reumatici. Si trasferisce in una recondita località del Regno di Transalpe Meridionale, sulle rive del Mare Nostrum, dove vive tutt'ora serena, circondata da innumerevoli gatti e libri di ricette. I libri sono solo un vezzo: dotata di una memoria leggendaria, ricorda senza difficoltà migliaia di ricette diverse.
Genti di ogni razza e specie si recano fino a lei per beneficiare delle sue celeberrime doti gastronomiche e stregonesche. Si dice che con poche bacche ed erbe sia capace di creare un pasto sufficiente a sfamare venti commensali, nonché possenti e terrificanti pozioni.
Per quanto poco socievole, accetta volentieri di aiutare i bisognosi e i clienti disposti a pagare profumatamente i suoi servigi.
Nelle scorse settimane, ha lasciato la sua casa, affidando le cure dei suoi preziosi felini a una delle sue più fidate compaesane, per mettersi in viaggio verso la lontana Contea di OL, ove la aspettano i Grandi Giochi e tre delle rare creature bipedi che considera amiche; le sue conoscenze in intingoli e intrugli saranno utili, laggiù.Attached Image
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Morozia D'Elias |
