Olimpiadi Letterarie

LE VOCI DI FUORI

Sceneggiatura teatrale

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  1. patti@
     
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    eccolo, il mio atto unico.
    mi scuso in anticipo per la formattazione...e per il testo.
    di meglio non è venuto, ma mi sono molto divertita. :D
    vai!
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  2. *SHORY*
     
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    L'ho trovato divertente e ben scritto. :)

    Giusto per amor di precisione e "tagliare" il... capello in quattro, preso nel contesto comico ci sta tutto perché tutto costituisce spinta alla battuta e quindi alla risata, ma nella realtà non è affatto vero che se si perdono i testicoli in età adulta la voce cambia, avviene solo se non si è ancora raggiunta la pubertà (le famose voci bianche, Farinelli in primis). Parimenti non è vero che si può dire addio al sesso, anzi, a quel punto, visto che il rischio di concepimento non voluto non esiste più, la faccenda può fare da incentivo e dar origine a una promiscuità prima frenata da detto rischio (in altre parole, le donne letteralmente adorano gli uomini sterili). Neppure il fisico subisce cambiamenti, tolto ovviamente ciò che è stato tolto, anche se è vero che aumenta la tendenza a ingrassare come conseguenza dell'essere più "tranquilli".
    Ho notato che , a un cero punto, parli di "evirazione": quella è una cosa diversa perché consiste nell'asportazione totale di tutto quello che costituisce l'apparato genitale maschile. Veniva praticata "d'ufficio" negli harem per evitare che i guardiani si dedicassero a soddisfare gli appetiti delle troppe donne cui il sultano non riusciva a sta dietro. E' così che fu creata la figura dell'eunuco; poiché "l'operazione" veniva spesso eseguita su ragazzi molto giovani, questi mantenevano di fatto la voce infantile anche da adulti e, con la crescita, la corporatura prendeva la classica forma femminile decisamente più tondeggiante. :Emoticons%20%28192%29:

    Edited by *SHORY* - 10/11/2017, 21:25
     
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  3. patti@
     
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    grazie del passaggio, Shory!


    perdonami "le licenze" ma la trama si prestava a voli pindarici :Emoticons%20(167):
     
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  4. Mari.q
     
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    A prescindere dalle note tecniche e anatomo-fisiologiche direi che è scorrevole e divertente. Brava Patty.
     
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  5. liliana tuozzo
     
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    Si vede che ti sei divertita a scriverla e riesci anche a comunicarlo al lettore, molto piacevole ,bel lavoro.
     
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  6. *SHORY*
     
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    Certo, nella finzione ci sta tutto e il tema si prestava parecchio :Emoticons%20%28192%29:
     
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  7. Salvatore Russotto
     
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    Testo molto particolare che, forse, risente del limite dei caratteri. Attorno al protagonista non gravitano solo amici e parenti ma anche delle storie che iniziano ma restano sospese. Il direttore del teatro e la Soprano entrano in scena, parlano con Rocco e poi escono. Il direttore parla di una sostituzione ma da parte di Rocco non ci sono reazioni. La fidanzata si apparta con l’amico play boy e pare che a Rocco la cosa non dia il minimo fastidio. Il padre entra ed esce di scena semplicemente lamentandosi. L’unico personaggio che interagisce con Rocco e ne smuove l’animo è Ugo.
    Nonostante questo, però, la morale è molto chiara e presente. Rocco si rende conto di quanta falsità e quanto opportunismo permeassero i suoi rapporti con le persone che lo circondavano (e forse è per questo che i suddetti personaggi vengono liquidati, o liquidano Rocco, così frettolosamente).
    Bella l’introduzione del barboncino Dadà.

    Nota tecnica: anche in questo caso c’è qualche didascalia che andrebbe rivista in virtù di una migliore leggibilità.
    Riguardo all’abbigliamento dei personaggi: immagino che nella mente dell’autore fossero vestiti come li ha descritti ma solitamente, a meno di esigenze sceniche particolari, gli autori non tolgono il lavoro ai costumisti. Anche perché, nel caso di compagnie amatoriali, coi costumi ci si arrangia come si può.
     
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  8. patti@
     
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    grazie Salvatore, per l'attenta lettura e i preziosi consigli.
    ho apprezzato veramente molto.
     
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7 replies since 10/11/2017, 19:24   146 views
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