Olimpiadi Letterarie

Agnese e il quadro magico

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  1. patti@
     
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    Agnese e il quadro magico

    Che magnifica notte, fu quella! Ricordo ogni cosa, come fosse ieri.
    Era sera. Entrando in salotto avevo subito notato che il quadro, appeso alla parete del camino, era in trasformazione.
    Al posto del ritratto di nonna Teresa era apparso un castello a picco sul mare e nel cielo, scuro come la pece, si affacciava timido uno spicchio di luna.
    Mio padre non si era accorto di nulla, immerso nella lettura dei suoi libri pieni di formule e dimostrazioni. Così, nascosta dietro la sua poltrona, avevo aspettato che si addormentasse esausto, per poter agire.
    Era capitato altre volte di entrare nel quadro e ogni volta era stata un’avventura straordinaria. Una volta era un campo di girasoli, un’altra un laghetto di ninfee, un’altra ancora un’onda gigantesca.
    Ettore non vedeva l’ora e, scodinzolando felice, mi accompagnava. Anche quella notte, raggomitolato accanto al camino, aspettava un mio segnale. Solo Tina e Gina, le due zitelle carnivore, bisbigliavano: “Lascia perdere, Agnese! È troppo pericoloso!”
    Io le avevo minacciate che se avessero continuato, appena fosse riapparso, le avrei rispedite nel dipinto della giungla.
    La pendola aveva battuto tredici tocchi. Con due salti, Ettore e io eravamo finiti all’interno del quadro. Una piccola imbarcazione ci aveva portati fino alla scogliera.
    Non era stato semplice salire al castello e accedere alla torre più alta, senza essere visti o sentiti. Con il cuore che batteva forte, avevamo raccolto in un fazzoletto schegge di stelle e note di luna, per non dimenticare la melodia e la magia di quella notte.
    Adesso non sono più una bambina e abito altrove, ma ho portato con me il quadro con il ritratto di nonna Teresa.
    Ancora mi affascinano le sue mille trasformazioni. Come stasera, dove un viale dorato risplende sotto un cielo arancione. E io, sdraiata sopra un tappeto di foglie, con gli occhi chiusi, rivedo la mia casa, i miei amici, mio padre, il calore e la magia di quella sera, mentre ascolto il suono leggero della luna.
     
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0 replies since 15/12/2017, 19:46   16 views
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